Non sono mai stato un grandissimo frequentatore di social network, o forse è meglio dire che mi hanno sempre annoiato un po’. Anche se devo ammettere che se da una parte Twitter come aggregatore di feed rss non è niente male, di contro la cosa che sia gestita da una società non mi è andata mai giù.
Io ho sempre avuto una visione particolare della rete, mi piace pensare che debba essere un luogo libero, dove crescere intellettualmente e renderci persone migliori, proprio per questo credo che vada gestito dalla gente comune, con tutti i pregi e i difetti del caso, pensiero comune che andava molto in “voga” negli anni 90, ma che sembra ahimè scomparso ai tempi odierni, dove ormai si è abituati a cedere i nostri dati personali a terzi, senza sapere ne come ne il perché , senza contare che siamo abituati ad usare dispositivi che di fatto non sono nostri, ma in poche parole abbiamo il “permesso” di utilizzare.
Dopo una lunga riflessione ho deciso di passare a piattaforme più libere e più aperte, iniziando a cambiare le mie abitudini anche sul modo di utilizzare e approcciarmi alla rete. Non sono nuovo a questo tipo di cambiamenti, il più famoso e il più importante è stato nel 2007, quando ho deciso di fatto di cambiare sistema operativo.
Scelta che ancora oggi vado fiero di avere fatto perché Linux ( o per meglio dire ubuntu, distribuzione che utilizzavo al tempo), non solo mi ha migliorato la vita, ma mi ha aperto un mondo, facendomi apprezzare di più l’informatica in generale, e mi ha fatto apprezzare di più il modo in cui si vive la rete, perché Linux è prima di tutto una comunità di persone che si aiutano, scambiano informazioni, e in generale comunicano continuamente per il bene comune.
Altra scelta importante che credo di avere fatto ultimamente, è il passaggio dal browser Firefox a Brave. Non fraintendetemi, trovo ancora Firefox un browser fantastico, ma vantaggi che offre Brave mi hanno piacevolmente sorpreso, e anche qui un semplice software mi ha aperto diverse porte, nel caso di Brave al mondo delle cripto valute.
Mastodon
Facendo qualche ricerca in rete tempo fa ho scoperto il fediverso , è i social federati e dopo un po’ ho deciso di fare una bella iscrizione su Mastodon, e indovinate un po’, fino ad ora non me ne sono per niente pentito.
Possiamo definire Mastodon come un’alternativa libera a Twitter, ma a differenza di quest’ultimo è di proprietà di nessuno, perché il software è open source, quindi liberamente scaricabile, modificabile, e può essere studiato da chiunque. Mentre i server dove gira il software , sono proprietà degli utenti stessi, che sono liberi di scaricare il software, installarlo, e cosi facendo creare una propria istanza, pronta ad ospitare altri utenti.
Interfaccia
Mastodon si presenta con una interfaccia molto simile alla controparte proprietaria, e non ho trovato particolari problemi ad abituarmi ad essa
Abbiamo 500 parole per postare un nostro pensiero e fare praticamente tutto quello che siamo abituati a fare su Twitter e possiamo scegliere se seguire i post (toot) solo sulla nostra istanza, o seguire i post di tutte le istanze.
Istanze
Ogni istanza ha le sue regole, e viene gestita/moderata dal proprietario del server, ma la cosa veramente bella è che tutte le istanze comunicano tra di loro, di conseguenza, un utente iscritto ad un istanza, può tranquillamente seguire un altro utente iscritto su un’altra istanza, o addirittura iscritto ad un altro social network facente parte del Fediverso, come ad esempio Peertube.
Conclusione
Mastodon può essere tranquillamente un alternativa a twitter, purtroppo è ancora poco diffuso, ma vi posso assicurare che se siete stanchi dei soliti social network, con gente che sbraita senza sapere nulla, e se apprezzate dei post un po’ più mirati alla vostra passione, Mastodon è il posto giusto in pochi giorni già respiro un’aria quasi familiare. Per maggiori informazioni vi lascio il link del sito ufficiale italiano , sperando di avervi almeno incuriosito
PS
Se mi volete followare su Mastodon il mio nome utente è @doityourweb@mastodon.uno
